Antonio Di Nardo, re alle Bettole

Si è spento a 83 anni, nella notte del 4 luglio, Antonio Di Nardo, fantino simbolo del galoppo italiano, il primo a riuscire a vincere cinque edizioni del Gran Premio Città di Varese
4 Giugno 2024

Per le Bettole, Antonio Di Nardo è stato un vero re. Amatissimo dal pubblico, sapeva imporsi con disinvoltura. È stato lui il primo a vincere cinque edizioni del Gran Premio Città di Varese: nel 1962 con Wild Page, tre anni allenato da Mario Benetti della Scuderia Fert, nel 1964 con Alborada, femmina di tre anni allenata da Mario Benetti, della Scuderia Fert, nel 1970 con Lar, tre anni allenato da Mario Benetti, di Carlo Vittadini, nel 1974 con Oppio, allenato da Luigi Turner, della Razza La Novella, e nel 1975 con Wayne, cinque anni allenato da Gaetano Benetti, della Razza Montalbano.

Il 29 luglio 1984 Antonio Di Nardo, con la giubba della Scuderia Fert, viene premiato per aver vinto il Criterium Varesino (Gruppo 3) con Bosso, cavallo allenato da Gaetano Benetti, riconoscibile alla sinistra (guardando la foto) di Di Nardo

Di seguito lo ricordiamo con il ritratto che di lui aveva fatto Ettore Pagani, firma storica dell’ippica varesina, nel libro 125 anni a Varese, edito da Lativa nel 2003.

Puntuale come un metalmeccanico a timbrare il cartellino all’inizio della stagione varesina. Era un altro soggetto made in Benetti e dalla serietà della premiata ditta sicuramente aveva attinto. Ad un sommario – ma non troppo – esame, per un paragone lo si sarebbe potuto avvicinare  ad Enrico Camici non solo quanto a carattere ma anche nel ripudio della frusta se non all’estrema occorrenza. Piuttosto schivo, taciturno (anche più dell’Enrico) non certo tipo di compagnia. Sempre correttissimo nel corso della sua attività gli fosse affidato un soggetto di classe notevole o il brocchetto da corsa a vendere  sapeva sfruttarne al massimo le caratteristiche nel rispetto del principio della “corsa a fondo” ed a salvaguardia delle esigenze del gioco  pure importanti. Il suo apparire sulla pista coincise, più o meno, con quello  di Gianfranco Dettori sì che tra le due giovani promesse iniziò ben presto un duello piacevolissimo in quanto fatto di  classe non indifferente  pur nelle diverse caratteristiche in fatto di temperamento ed anche di stile di monta. Il “varesino” però fu Di Nardo molto più frequentemente presente alle Bettole che non l’altro le cui apparizioni ai piedi del Sacro Monte furono sempre  piuttosto sporadiche”.

Ettore Pagani (125 anni a Varese, Lativa, 2003)